I 25 anni SOCIAL

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ATTENZIONE: la lettura di questo articolo è vivamente consigliata a TUTTE. Che siate Winx, modello base, novelle Belen,(più avanti capirete) … qualsiasi numero di candeline avrete sulla vostra prossima torta di compleanno… leggetelo.

Tutto ciò che sto per scrivere è da intendersi “FISICAMENTE PARLANDO”, in relazione alla nostra quotidianità in cui i Social, volere o no, sono più che presenti.

Faccio parte di quella categoria (donna modello base) che quando apre Instagram si sente una catecumena, un’educanda. Perché se fino a qualche tempo fa il cambiamento che il corpo affronta tra i 25 e i 30 anni era un cambiamento “intimo”, una presa di coscienza personale, oggi non è più così. Certo, prima c’erano le riviste e la tv a sfornare modelli di donna fatti apposta per metterci in crisi. Ma oggi.. .Oggi è tutto più “bombardante”! Oggi se sei in attesa della metropolitana per andare in palestra e guardi Instagram ti vien voglia di fare dietro front e andarti a scofanare tutti gli scaffali dell’Esselunga. E sfatiamo ancora una volta il mito che vuole le donne “covo di vipere” pronte a mordere la prima gnocca di turno.  La reazione non è dettata dall’invidia…semplicemente ci domandiamo: “Ma Veramente?! Ma come fanno ad essere così?”

La stagione appena conclusa, poi, non ci è stata d’aiuto. In estate, per una modello base, gli orli degli shorts si allungano di qualche centimetro, compaiono le prime protezioni solari al posto degli oli che qualche anno prima ci facevano sembrare appena uscite da un piatto di tempura più che dalla cabina della spiaggia. Guardando la generazione delle Winx (le 20enni d’oggi) sfilarci davanti con brasiliane che manco Gisele Bundchen iniziamo a sentirci un po’ vintage (genere che ha sempre il suo fascino). E, prendendo il coraggio a due mani, ci facciamo selfie che il 90% delle volte non pubblicheremo sui social perché “Ma ti pare che metto una mia foto (seduta, con il costume intero, il pareo sulle ginocchia, …il burqua) su Instagram?! Poi sembra che voglia mettermi in mostra!” La realtà è che non abbiamo la stessa dimestichezza delle Winx con l’uso dei filtri.

La magra consolazione è data dal fatto che tra noi e loro (le Winx) qualche annetto passa. Consolazione immediatamente smontata passando al profilo social di una nostra coetanea; le novelle Belen sono le donne che apparentemente hanno una vita uguale alla tua: lavoro, amici, casa, famiglia, in alcuni casi figli… vanno in palestra esattamente come ci vai tu. Tu però ti presenti con la maglia che usi per fare le pulizie della domenica, loro con dei top fluo effetto WOW. I tuoi leggings sono quelli che hai scartato perché soffrono l’usura del tempo, i loro sono in tinta con le scarpe ed effetto push up sui glutei. Non c’è niente da fare, queste ti smontano definitivamente. Le guardi con un misto di ammirazione ed incredulità e non puoi fare nulla se non “dare a Cesare ciò che è di Cesare” con un Like.

In capo a tutto ciò c’è la categoria trasversale delle DONNE SICURE DI Sé. Non hanno età, si mostrano esattamente per come sono, chilo più chilo meno, truccate e parruccate o appena sveglie, senza bisogno di ribadire l’ovvio usando #nofilter. Hanno una consapevolezza interiore tale da apparire belle senza alcuno sforzo.

Forse sono fasi, forse è DNA,… forse in questo mondo così Social non ci riconosciamo fino in fondo… Sta di fatto che un pensiero del genere almeno una volta ha attraversato la mente di ognuna di noi.

Ora mi infilo la tuta e vado a correre… o forse mi butto sul divano e mi attacco alla Nutella…

L’arte del procrastinare

Il titolo la dice lunga: alzi la mano chi non ha mai rimandato al “famoso” domani una qualsiasi cosa (che poi non è mai il giorno dopo).

Tanto per dirne una in linea con questo periodo: il cambio dell’armadio. Quel grandioso momento in cui il tuo guardaroba ti aspetta con il cronometro in mano e le ante spalancate. Avviene ogni tot. mesi… eh si, perché sarebbe troppo facile dire “ogni 6 mesi”, che ne so… inverno ed estate. Invece no! Rialzi la mano chi almeno una volta si è trovata con i top da “15 di agosto” nello stesso cassetto del cardigan da “ponte dell’Immacolata”! E no, care mie fashion victim, non è stato un tentativo di riprodurre uno dei consigli della rivista di turno su come mixare capi talmente versatili da fare il giro del calendario! Si sono ritrovati lì, come due calzini spaiati, in attesa di una sistemazione definitiva, in transizione nella stagione del “che cavolo mi metto?”.

Ora.. questo è solo un esempio. Ne cito altri: la dieta (e qua basta il nome per far tremare l’interno coscia a tutte), gli impegni più seccanti, il pagamento di una multa, la visita ai suoceri,… non solo.

Il vero problema nasce nel momento in cui si iniziano a rimandare cose piacevoli o impegni importanti. è qui che si rischia di entrare in un meccanismo dal quale è veramente dura uscire!

Quel maledetto “lo farò domani” diventa la pillola della buonanotte, il mantra dell’apparente rilassamento, lo scudo delle battaglie di ogni giorno. Dietro al procrastinare si nascondono mille motivi: la paura del fallimento, l’ansia, la (finta) stanchezza fisica (in realtà meno si fa meno si vuole fare).

Non voglio e non posso (non ne ho le competenze) entrare in ambito psicologico.

Il fatto che io stia scrivendo è proprio perché ho deciso di smettere di rimandare. Volevo farlo da tempo e l’ho fatto stasera, così, tra le 19 e le 21. Concludo con una grande, anche se banale, verità: perché rimandare a domani ciò che si può fare oggi?

Proviamoci! Iniziamo con il dedicare 5 minuti al giorno a “quella cosa” che da tanto rimandiamo.

Mi piacerebbe leggere le vostre esperienze.

Ora è arrivato il momento della cena… chissà come mai quella non si rimanda mai!

Eller